Questo perché, pur essendo un animale notturno, il tarsio manca del tapetum lucidum, una membrana riflettente posta sulla superficie interna dell'occhio.
Il sistema di marcatura riflettente permette ad un sensore di rilevare il raggio riflesso e di comandare l'arresto dell'unità nastro, con il successivo riavvolgimento della bobina.
Il termine gibigiana, di origine dialettale milanese, indica colloquialmente la luce rimandata da una superficie riflettente (vetro, specchio, specchio d'acqua...).
I finestrini posti ai lati dei vagoni in corrispondenza dei sedili sono in vetro riflettente e sono incorporati con un laminato infrangibile per una migliore sicurezza operativa e dei passeggeri.
L'illuminazione proviene dai lucernai ed una serie di setti verticali sospesi funge contemporaneamente da schermatura della luce diretta e da elemento riflettente.