Inizialmente un semplice interprete di sogni, in seguito sarebbe diventato mago, fin quando lo spirito della profezia non discese su di lui (ibidem 7).
Si perverrebbe così, in questo testo, all'abbozzo di un «ripensamento dell'appercezione trascendentale» (ibidem), in modo tale da reimmettere il pensiero rappresentativo nella «giusta traccia della rappresentazione» (ibidem).